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OPHERA-Apertura del patrimonio culturale alle comunità durante il processo di restauro post-sisma 2016: tecnologie digitali e nuove competenze per gli operatori culturali.

Il danneggiamento del patrimonio culturale dovuto a catastrofi naturali rappresenta una perdita di beni storico-artistici e allo stesso tempo una perdita di un patrimonio immateriale, fatto di memoria e di identità delle popolazioni. Uno degli eventi di maggiore impatto sia sulle comunità che sul patrimonio culturale è stato il terremoto dell'Italia centrale del 2016 e 2017.

Nella regione Marche, il territorio più colpito dal sisma, 1664 chiese storiche tutelate e 1223 edifici tutelati (tra cui castelli, palazzi, aree archeologiche) sono stati danneggiati o distrutti. Da questi edifici tutelati sono stati rimossi e conservati in depositi temporanei oltre 13000 opere mobili con diversi livelli di danno. In termini di impatto paesaggistico, 285 centri storici sono stati danneggiati.

Il cuore del progetto OPHERA poggia sulla consapevolezza che il restauro di questo patrimonio culturale è un processo a lungo termine e sarà quindi fruito dalle generazioni future. L'idea del progetto è quindi quella di rendere accessibile parte del patrimonio culturale danneggiato e del patrimonio storico-artistico durante tutte le fasi di restauro mediante l’utilizzo di metodi e strumenti interattivi tradizionali e avanzati. I valori culturali insiti nei processi di restauro, caratterizzati da un ricco pattern di competenze e, in certi casi, anche da un apporto creativo, sono in genere visibili solo agli ambiti professionali. (architetti, restauratori di opere d'arte, ricercatori, responsabili artistici, storici, ecc.) e includono le conoscenze più avanzate sulla prevenzione e i metodi per la conservazione del patrimonio al fine di aumentare la cultura della prevenzione.

Il progetto, attraverso la formazione di un team europeo di operatori e artisti culturali e l'organizzazione di due giornate di “Canteri Aperti” nella zona del cratere delle Marche, mira a favorire uno scambio culturale tra professionisti del restauro e un pubblico più ampio rappresentato da cittadini, turisti, amministratori locali, studenti, associazioni culturali, al fine di trasformare il processo di restauro in un evento culturale.

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